Arrivate decine di richieste di adozione per Maria Grazia, la bimba abbandonata nella culla termica a Bari

Arrivate decine di richieste di adozione per Maria Grazia, la bimba abbandonata nella culla termica a Bari


Per la piccola Maria Grazia, la neonata che è stata abbandonata lo scorso 23 dicembre nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari, stanno arrivando decine di richieste di adozione. Lo fa sapere il professor Nicola Laforgia, primario del reparto di Neonatologia del Policlinico del capoluogo, dove si trova al momento la bimba.

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Da quanto è stata abbandonata lo scorso 23 dicembre nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari, sono arrivate decine di richieste di adozione per la piccola Maria Grazia. A raccontare la bella notizia al quotidiano La Repubblica è il primario del reparto di Neonatologia del Policlinico del capoluogo pugliese, il professor Nicola Laforgia.

La neonata è stata trovata il giorno prima della vigilia di Natale, un sabato, intorno alle 7,15, dal parroco della Chiesa don Antonio Ruccia: “Ho provato un’emozione indescrivibile, è un dono di Dio”, aveva detto il sacerdote nei giorni successivi e aveva deciso di chiamare la bimba ‘Maria Grazia’. La culla termica della Chiesa San Giovanni Battista è stata istallata per permettere alle famiglie in difficoltà, che per vari motivi non possono permettersi di crescere un figlio, di lasciare i piccoli in sicurezza.

Dopo un minuto, per garantire l’anonimato dei genitori e consentire loro di andar via senza essere riconosciuti, un sensore viene attivato dal peso del neonato e lancia una chiamata al parroco. Maria Grazia in queste settimane è rimasta nel reparto di Neonatologia e qui resterà fino a quando il Tribunale per i minorenni non concluderà le pratiche per l’affidamento.

Il precedente

La culla era stata usata per la prima volta nel luglio di tre anni fa, quando al suo interno fu trovato un bimbo. In quest’altra occasione era stato lasciato un biglietto in cui erano appuntate le abitudini del piccolo e che recitava: “Lui è Luigi, ditegli che lo ameremo per sempre“. Proprio con questo nome è stato battezzato successivamente.

Anche questa volta a trovare il bimbo era stato don Ruccia che a Fanpage.it aveva detto: “È stata una grande emozione. Ai genitori mi sento di dire che se, vogliono tornare indietro, io mi preoccuperò, insieme a tutta la comunità parrocchiale, sia del bambino che della sua famiglia qualora dovessero aver preso la decisione di lasciare il figlio a causa di problemi economici”.





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di Eleonora Panseri
www.fanpage.it
2024-01-10 21:59:26 ,

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